Si sposta in punti strategici della città per intercettare lavoratrici e lavoratori stranieri, offrire loro informazioni e orientarli nella ricerca di un’occupazione regolare, promuovendo i servizi dei Centri per l’impiego, dei Comuni e della Asl Toscana Centro. E’ il furgone che a Prato dallo scorso marzo si batte contro il lavoro nero e lo sfruttamento. Oggi era in piazza del Comune. L’esperienza di questo particolare furgone che si muove per i diritti è stata pensata come un’azione sperimentale e rientra tra le attività promosse da “Commit – COMpetenze Migranti in Toscana”, progetto nato con la doppia finalità di favorire l’inclusione lavorativa dei migranti nel territorio toscano, valorizzandone la presenza come opportunità per il sistema produttivo locale, e di consolidare la collaborazione tra attori pubblici, privato sociale, tessuto imprenditoriale. È curata dagli orientatori di ARTI, l’agenzia regionale toscana per l’impiego, e della società in house, F.I.L. srl (Formazione Innovazione Lavoro). Nell’ambito del suo viaggio nel territorio comunale pratese ha anche avviato un’indagine per rilevare la percezione del lavoro da parte delle cittadine e dei cittadini migranti, invitandoli a raccontare il proprio vissuto ed eventuali vicende di sfruttamento e discriminazione. Finora sono stati raccolti oltre 200 questionari.L’idea è quella di avvicinare cittadine e cittadini migranti alle istituzioni ed ai servizi incontrandoli nella loro quotidianità e nei luoghi da loro maggiormente frequentati, aiutarli a trovare un lavoro sicuro e regolare.
A PRATO IL FURGONE CONTRO IL LAVORO NERO UNA VERA BUONA PRATICA
Mag 30, 2022