Questa mattina sono tornata ad Aiale, nel Comune di Casciana Terme Lari, per commemorare le vittime della strage nazifascista dell’estate del 1944. Avevo quasi perso la speranza di poterci essere quest’anno, invece il tampone finalmente negativo di ieri pomeriggio me lo ha permesso.Sono felice che la mia prima uscita post covid sia stata qui, ad Aiale. Essere ad Aiale oggi significa non solo portare avanti il dovere della memoria ma soprattutto il dovere dell’impegno che ci deve spingere a non abbassare la guardia rispetto ai tanti, troppi, episodi di discriminazione, di violenza, rispetto ai rigurgiti nazifascisti a cui ancora assistiamo nel nostro Paese e non solo. Grazie all’Amministrazione Comunale, in particolar modo al Sindaco Mirko Terreni, per l’attenzione che ha sempre riservato alla salvaguardia e alla promozione della Memoria. Quest’anno ricorrono i 100 anni dalla marcia su Roma, una data cruciale in quel ventennio così buio e vergognoso. Mi auguro che il nostro Paese trovi il coraggio una volta per tutte di fare i conti con la propria storia, e decida di sciogliere le associazioni che si richiamano al nazifascismo. A chi oggi prova a dire che parlare di antifascismo e di fascismo è anacronistico, rispondiamo che invece è necessario. A chi vorrebbe rinnegare o riscrivere la storia, rispondiamo che la storia va conosciuta, studiata, approfondita, rispondiamo con l’orgoglio della memoria delle partigiane e dei partigiani, delle madri e dei padri della nostra bella e preziosa Costituzione. L’ho voluto ricordare oggi, in una terra che ha avuto l’onore di ospitare Teresa Mattei, la partigiana Chicchi, che dette un contributo importante nella stesura della Costituzione, aggiungendo due paroline, dal significato enorme: quel “di fatto” all’articolo forse più bello, l’articolo 3. Il nazifascismo ha discriminato e perseguitato tutti coloro che erano considerati ‘diversi’, ‘inferiori’, ‘pericolosi’, tra cui ebrei, oppositori politici, disabili, malati psichici, rom, sinti, omosessuali. Oggi non possiamo voltarci dall’altra parte di fronte a discriminazioni e violenze che ancora esistono, seppur in forme diverse. La strada dei diritti, dell’uguaglianza, delle piene pari opportunità è ancora lunga. Di fronte ai tanti orrori che siamo tornati a vedere a causa di una guerra che insanguina le porte dell’Europa, e alle altre guerre che continuano da anni ad insanguinate il mondo spesso in un assordante silenzio, dobbiamo ricordarci che i diritti che crediamo acquisti per sempre, a partire dalla pace, dalla libertà e dalla democrazia, vanno difesi e tutelati ogni giorno e per farlo si comincia dalla scuola. Questa mattina ad Aiale ho voluto ricordare gli antifascisti locali uccisi negli anni del nazifascismo, per non aver mai rinnegato le proprie idee: Gino Bonicoli, mezzadro cascianese ucciso a soli diciotto anni, Carlo Cammeo freddamente assassinato davanti ai propri allievi nel giardino della scuola dove insegnava, a Pisa; Comasco Comaschi, anarchico cascinese ucciso in un agguato fascista, Alvaro Fantozzi segretario della Camera del lavoro di Pontedera, freddato da tre colpi di rivoltella.Morti in una Toscana che è stata teatro di tante, troppi, stragi nazifasciste sul finire della guerra ma anche di assassinii fascisti già nei primi anni ’20, una terra che ha pagato quindi un prezzo altissimo. Una Regione che è stata orgogliosamente terra di Resistenza, e continua ad essere una Regione antifascista, come abbiamo voluto scrivere nel nostro Statuto regionale.
FINALMENTE NEGATIVA, SONO RIPARTITA DA AIALE, PER NON DIMENTICARE
Lug 16, 2022