Insieme alla collega Vicepresidente della Regione Calabria, Giuseppina Princi, ho convocato una nuova riunione del tavolo interregionale tra Toscana e Calabria dedicato alla vicenda Alival, l’azienda del latte che la proprietaria, la multinazionale francese Lactalis, intende liquidare chiudendo due stabilimenti nelle due regioni, per la Toscana quello di Ponte Buggianese (Pt) e la per la Calabria quello di Reggio. L’incontro si è svolto martedì a Roma, nella sede della Conferenza delle Regioni. Al tavolo anche gli enti locali toscani e calabresi interessati – per la Toscana collegati in remoto il sindaco di Ponte Buggianese, Nicola Tesi e la Vice Sindaca di Cinigiano Orietta Barzagli, in relazione ai prospettati licenziamenti nel sito di Santa Rita. Presenti le organizzazioni sindacali nazionali, toscane e calabresi, le RSU e l’azienda (Nuova Castelli – Alival e i rappresentanti della proprietà, Lactalis), impegnati in un confronto lungo, durato dalle 15 alle 19.30 circa, e a tratti aspro. Insieme alla Regione Calabria, come facciamo dal primo momento, abbiamo ribadito il nostro NO ai licenziamenti e alla chiusura dei due stabilimenti; la nostra priorità resta quella della salvaguardia dei posti di lavoro e della continuità produttiva. L’azienda ha illustrato il piano industriale e ribadito la decisione di chiudere i due siti. Tuttavia dopo ore di discussione ha acconsentito alla richiesta, posta da istituzioni e organizzazioni sindacali, di mettere in campo un percorso che preveda due binari paralleli: da un lato l’attivazione di un tavolo sindacale unitario per confrontarsi sul piano sociale e dall’altro due tavoli regionali distinti partecipati da istituzioni, sindacati e azienda, per individuare soluzioni di reindustralizzazione, per i quali abbiamo chiesto un ruolo attivo e non un disimpegno da parte dell’azienda. Questi due percorsi paralleli dovranno confluire nel tavolo interregionale che continueremo a mantenere attivo insieme alla Regione Calabria. Così come lo è stata in queste settimane, l’unità di azione tra organizzazioni sindacali, istituzioni regionali e locali, continuerà ad essere determinante nel confronto con la multinazionale francese, per la salvaguardia dei posti di lavoro e dei siti produttivi.