Questa mattina a Vicopisano, per ricordare quell’8 agosto 1956, la tragedia di Marcinelle, in Belgio, dove morirono 262 minatori, di cui 136 italiani, 3 toscani.Alle 8.10 in punto, orario in cui scoppiò l’incendio che provocò la terribile sciagura, insieme all’Amministrazione Comunale, all’Anpi Comitato provinciale, alla sezione di Vicopisano e a tutta la famiglia Del Guasta, ci siamo ritrovati nei giardink intitolato alla Memoria delle vittime della miniera di Bois du Cazier. Tre furono i toscani che persero la vita: Otello Bugliani di Massan Romano Filippi di Fiesole e Enrico Del Guasta, appunto. Grazie al figlio Umberto ho imparato a conoscere la figura di quest’uomo: antifascista, partigiano, aveva combattito contro il fascismo. Enrico Del Guasta era un comunista, e anche per questo trovare lavoro non era semplice. La sua è una storia come quella di tanti italiani, che negli anni lasciarono il nostro Paese nel tentativo di trovare all’estero un lavoro e condizioni di vita migliori, una di quelle storie che è stata evidentemente dimenticata se si cede a squallide strumentalizzazioni quando a lasciare il loro Paese per venire in Italia, a parti inverse, sono altri. La storia di Del Guasta rappresenta quello per cui dobbiamo lottare ancora oggi: un Paese libero e democratico, antifascista, una Repubblica fondata davvero sul lavoro, un lavoro sicuro, perché il lavoro deve essere dignità e non deve mai trasformarsi in morte, infortuni, malattie. Negli anni duemila non si muore nelle miniere, ma si continua a morire sul lavoro, risucchiati da un orditoio, come è successo ad una giovanissima madre, Luana D’Orazio, un anno fa. Quante Luane ci dovranno ancora essere prima che si capisca che nessun profitto vale una vita umana?! Oggi, in occasione della Giornata nazionale del sacrificio dei lavoratori italiani nel mondo, questa domanda deve diventare monito per un impegno costante e incessante. Mai dimenticare. Mai più Marcinelle. Mai più famiglie, come quella di Enrico, dove un marito e un padre viene strappato ai suoi affetti.