Ieri alla Festa de l’Unità a Romito, Pontedera, abbiamo parlato di futuro: abbiamo parlato di giovani e istruzione. Le giovani generazioni sono tra quelle che hanno pagato e stanno pagando il prezzo più alto alla pandemia e alla crisi economica, sia a scuola sia sul fronte occupazionale. Per quanto riguarda il diritto allo studio è anche importante garantire a studentesse, studenti e a tutti coloro che vi lavorano, scuole belle, sicure, sostenibili, accessibili e inclusive ed è l’esempio del nuovo Polo Dino Carlesi di Pontedera, che come Regione abbiamo supportato con uno stanziamento straordinario di 3 milioni e che ospiterà le classi dell’ex Curtatone e Montanara, di cui ha permesso di superare i problemi di inagibilità. La politica ha il dovere di mettere tra le priorità assolute il diritto allo studio e le misure di contrasto alla disoccupazione giovanile. Su questo dobbiamo anche combattere culturalmente una retorica paternalistica e sbagliatissima che vorrebbe descrivere tutti i giovani come degli sfaticati senza valori, un’idea che poi porta a proposte folli come quella di multarli se non accettano qualsiasi tipo di lavoro, avanzata da Meloni. Non è così, le ragazze e i ragazzi hanno idee chiare, valori e aspirazioni a cui la politica deve dare risposte uscendo da una stagione troppo lunga di tagli alla scuola e precarizzazione del lavoro.