Memoria e attualità di Don Roberto Angeli, sacerdote nella Resistenza e nella ricostruzione “Dio creo’ l’uomo, non l’uomo ariano” diceva giustamente Don Roberto Angeli. Per lui l’antifascismo e la Resistenza non furono frutto solo dell’estrema insofferenza a qualsiasi oppressione, ma la logica conseguenza di istanze morali e teologiche approfondite e meditate alla luce del Vangelo. Fu così che Don Angeli, insieme al padre Emilio, detto il “nonnino”, sostenne la Resistenza e dette rifugio a ricercati politici, renitenti alla leva, prigionieri alleati e anche a numerosi cittadine e cittadini ebrei appartenenti alla storica comunità ebraica di Livorno. A causa della sua intensa attività fu arrestato dalla Gestapo e deportato, passando da Firenze a Fossoli, fino al campo di concentramento di Mauthausen. Tornato a casa racconto’ la sua prigionia di sacerdote deportato politico nel libro di memorie “Vangelo nei lager”.Grazie al Centro studi Don Roberto Angeli che, in collaborazione con Anpi Provinciale Livorno, Aned, Anppia Federazione Livorno e ANEI Livorno e Istituto Storico della Resistenza Provincia di Livorno, ha organizzato un interessante convegno per ricordare la sua figura, a cui ho portato il mio saluto e che come Regione abbiamo patrocinato. Ricordare Don Roberto Angeli significa celebrare la sua figura, non dimenticare il contributo che dette alla Resistenza e alla ricostruzione, ma soprattutto significa riscoprire l’attualità e la necessità del suo messaggio, oggi come ieri.
IL VALORE DI UNA SCELTA
Ott 14, 2022