In questi giorni un po’ di malanni di stagione mi stanno impedendo di uscire. Oggi questo mi pesa ancora di più perché sarei tanto voluta andare a salutare Giorgio.Giorgio Savini era una persona speciale, di quelle che riconosci subito come tale quando hai la fortuna di incontrare sul tuo cammino.Lo voglio ricordare con questa foto, scattata la scorsa estate, quando abbiamo accolto in Toscana le bambine e i bambini saharawi. Aveva un cuore grande Giorgio, immenso, e con le volontarie e i volontari dell’Associazione Hurria da anni era impegnato per la causa Saharawi. Giorgio ed io ci siamo conosciuti nel 2015, io ero una ragazzina della provincia candidata per la prima volta al Consiglio Regionale, lui un militante della sinistra del Partito.Ricordo benissimo quella serata a San Miniato, io presentavo la mia candidatura ed ero emozionatissima, erano i miei primi discorsi in pubblico. Stavo girando la provincia per raccogliere le firme e mi imbarazzava anche un po’ chiedere il sostegno per una responsabilità che sentivo più grande di me. Giorgio venne insieme ad Alessandra Starnini a parlarmi a fine iniziativa e ricordo ancora le loro parole. Ricordo la loro dolcezza, quella delle persone speciali. Giorgio mise quella firma con una convinzione che forse era persino maggiore della mia rispetto alla candidatura. Fu una grande responsabilità: non volevo tradire quella fiducia. Ogni volta che in questi anni ho incontrato Giorgio, mi ha ricordato quell’episodio. Mi diceva di essere davvero felice di avermi sostenuta, io in questi anni ho sempre sperato di non averlo mai deluso. Ogni volta che ho incontrato Giorgio, ogni scambio sulla politica, mi ha arricchita. Ricordo la sua preoccupazione per il Partito e la Sinistra, che stava smarrendo la strada.Giorgio intendeva la Politica nel senso più nobile del termine, come servizio, il Partito come una comunità con cui condividere valori e visione della società, a partire dalla difesa dei più fragili e indifesi, allargando lo sguardo al mondo intero. Quando Alessandra mi ha avvisata della scomparsa di Giorgio è stato un fulmine a ciel sereno, una di quelle notizie che ti lasciano senza fiato e senza parole. Non ci posso ancora credere…non posso pensare di non incontrarlo più a San Miniato durante le prossime iniziative politiche, di non vivere questo Congresso ancora dalla stessa parte, di non vederlo accompagnare le sue adorate bambine e bambini saharawi in Regione al loro arrivo in estate.Giorgio lascia un vuoto immenso. Chi lo ha conosciuto sa, però, di aver avuto una grandissima fortuna. Alla sua famiglia, all’Associazione Hurria e a tutte le persone che gli hanno voluto bene, il mio più grande abbraccio.