L’ospedale di Careggi è un’eccellenza e ci lavorano professioniste e professionisti straordinari. È per questo che dovrebbe essere sotto i riflettori, non certo per una polemica ideologica e una strumentalizzazione evidente su una questione tanto delicata e personale come i percorsi di transizione di genere.

Come ha specificato il collega Assessore alla sanità Bezzini, il centro ha confermato la coerenza con le linee guida di tutti gli attori istituzionali e di AIFA. La questione non è certo sottrarsi a verifiche e approfondimenti, per cui è giusto garantire trasparenza, e voglio credere alle parole del ministro Schillaci sul fatto che si tratti solo di una verifica.

È però chiaro che preoccupi molto un’iniziativa di questo tipo da parte di un Governo che ha già attaccato duramente i diritti delle famiglie arcobaleno e che più volte ha assunto posizioni ostili ai diritti LGBTQIA+. Non potremmo tollerare e permettere una crociata ideologica inaccettabile e un intralcio al lavoro di un centro di altissimo livello, un’eccellenza nel servizio psicologico e sanitario per persone e adolescenti transgender. Sarebbe un’azione gravissima, che colpirebbe in primis ragazze, ragazzi e famiglie a cui è giusto che il sistema sanitario nazionale garantisca percorsi adeguati, giovani e famiglie che vivono una situazione delicatissima, da trattare con il massimo rispetto e la massima professionalità, non certo con la furia dell’ideologia a cui la destra piega sempre queste questioni, alla ricerca di titoli sui giornali e di una sistematica riduzione dei diritti.