Sono felice e orgogliosa che la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome abbia deciso di accogliere una richiesta che arriva dalla nostra Regione e abbia approvato nella seduta di oggi un ordine del giorno relativo all’adozione di un indirizzo di residenza fittizio per le donne vittime di ogni forma di violenza.
Nei mesi scorsi il Consiglio Regionale toscano aveva infatti approvato una mozione che chiedeva alla Giunta di farsi portavoce verso il livello nazionale, tramite la Conferenza Stato-Regioni, della richiesta di introdurre una normativa in relazione all’istituzione di un indirizzo di residenza fittizio per le donne vittime di ogni forma di violenza, al fine di tutelarne la sicurezza e la salute e garantire loro una residenza anagrafica con i diritti ad essa connessi. Nei giorni scorsi avevo quindi inviato una lettera al Presidente della Conferenza Fedriga, che ringrazio per aver colto l’importanza e l’urgenza del tema posto alla sua attenzione.
Come Regione Toscana siamo impegnati da anni sia nel sostenere le donne vittime di violenza, le loro figlie e i loro figli, rafforzando le reti antiviolenza attive sul nostro territorio, sia nell’investire sulla prevenzione di un fenomeno drammatico che non è un fenomeno emergenziale bensì strutturale, in quanto affonda le proprie radici nel rapporto storicamente diseguale tra donne e uomini e in una società ancora oggi patriarcale.
Ci auguriamo che adesso anche il Governo accolga positivamente questa nostra richiesta.