Ogni promessa è debito: qualche mese fa avevo detto alle studentesse e agli studenti dell’Istituto Comprensivo Marco Polo di Prato che sarei tornata da loro, nella loro scuola così speciale.

Stamani, insieme alle assessore Ilaria Santi, Benedetta Squittieri e all’assessore Simone Mangani, ho mantenuto la promessa. Abbiamo festeggiato la fine dell’anno scolastico e…mi hanno fatto una sorpresa bellissima, che mi ha davvero commossa!

Questa scuola era rimasta nel mio cuore. Più volte l’ho citata come esempio nei miei interventi. Avevo infatti un ricordo preciso dell’ultima visita, quello di un ragazzo che aveva descritto la propria scuola come bellissima, speciale, perché “Qui siamo un botto mischiati!” mi aveva detto.

Quel ragazzo si chiama Tommaso e stamani me lo sono trovata davanti all’entrata della scuola, insieme alle sue compagne e ai suoi compagni con background migratorio, con in mano un pacchetto regalo. C’era una fantastica maglietta, realizzata appositamente per me, con quella frase scritta sopra.

È proprio così, questa, come molte altre in Toscana, è una scuola plurale, dove si cresce in mezzo alle differenze, riconoscendole come una ricchezza, facendo molta attenzione a non lasciare indietro nessuno e poca al colore della pelle e alla provenienza. Il Ministro Valditara dovrebbe venire qui, vedere queste realtà, prima di parlare di ipotesi aberranti come le classi differenziali.

La visione di scuola che porta avanti questo Governo è quella che spinge alla competizione smodata, la scuola dell’umiliazione come metodo educativo, del voto in condotta, la scuola che allarga di divari e le barriere sociali e non si occupa di uguaglianza. È una visione di scuola contro cui continueremo a batterci con assoluta fermezza, perché è un’idea pericolosa di scuola che corrisponde a un’idea pericolosa di società.