Ieri a Pisa, insieme alla collega Assessora regionale alle Politiche sociali Serena Spinelli ho partecipato a un bel convegno organizzato dal Coordinamento Etico Caregivers e dalla sua presidente Maria Antonietta Scognamiglio sul diritto all’autonomia lavorativa e abitativa delle persone con disabilità e sull’obiettivo di passare “dall’eccezione alla quotidianità”, come recitava il titolo del convegno.

Come Assessora regionale alla Formazione professionale e al Lavoro è stata un’occasione preziosa per fare il punto sulle numerose misure messe in campo in questa legislatura tra cui l’ultimo bando che abbiamo finanziato con 6 milioni per l’inserimento lavorativo di chi ha una disabilità, anche psichica, attraverso contributi alle assunzioni e per il passaggio da contratti a tempo determinato a contratti a tempo indeterminato, tirocini ma anche contributi per il raggiungimento del luogo di lavoro, per l’adeguamento delle postazioni, l’abbattimento di barriere architettoniche, l’adozione di tecnologie di telelavoro. Dal 2020 ad oggi la Regione ha destinato all’inserimento lavorativo di persone con disabilità, inclusa la disabilità psichica, oltre 26 milioni di euro, che hanno finanziato in particolar modo incentivi alle assunzioni e tirocini. Una cifra considerevole, grazie alla quale siamo riusciti a coinvolgere finora circa 1.530 persone e di questo siamo davvero orgogliosi.

Accanto a questo, il percorso 4 di GOL “Lavoro e Inclusione” previsto nel nuovo programma di riforma delle politiche attive finanziato dal PNRR che si rivolge anche alle persone con disabilità e che prevede un modello unitario di presa in carico integrata, con un unico punto di accesso, tra il sistema socio-sanitario pubblico, i soggetti del Terzo settore e i Centri per l’Impiego territoriali. L’obiettivo è quello di offrire ​​​​progetti personalizzati, con approccio individualizzato, che superino il carattere assistenziale e attraverso specifiche azioni di supporto permettano alle persone coinvolte di avviarsi verso un percorso di inserimento lavorativo in azienda.

Pensiamo infatti che il diritto al lavoro e all’autonomia sia fondamentale e che vada eliminata qualunque barriera e discriminazione nel suo pieno riconoscimento. Il lavoro deve essere davvero un diritto per ogni persona, nessuna esclusa.