Un Patto locale per la formazione nel territorio, per rilevare il fabbisogno formativo territoriale e migliorare l’allineamento tra domanda e offerta di formazione e, quindi, di lavoro: lo abbiamo firmato questa mattina con Provincia di Pisa, Camera di Commercio Toscana Nord Ovest, CGIL, CISL, UIL, associazioni di categoria, Università di Pisa, Ufficio Scolastico territoriale, Poli Tecnico Professionali e ITS. Il patto si inserisce nel percorso che, come Regione, stiamo mettendo in campo in tutti i territori della Toscana e segue la sigla di quelli di Livorno, Firenze e Prato. Tra gli impegni, la Regione garantisce informazione costante sui propri strumenti formativi, promuove la parità di genere, aggiorna il repertorio delle figure professionali e mette a disposizione i propri strumenti di validazione delle competenze. Consideriamo prioritario lo sviluppo a livello territoriale di alleanze formative. Avere un quadro più puntuale e aggiornato dei fabbisogno formativi locali ci aiuterà a rendere più aderenti ai bisogni dei territori le azioni che potremo mettere un campo a livello regionale grazie alle importanti risorse che abbiamo a disposizione in questa fase: il nuovo Programma Garanzia Occupabilità Lavoratori (GOL) previsto dal PNRR, il nuovo settennato del Fondo Sociale Europeo, il Nuovo Patto per il Lavoro che abbiamo concertato con la Commissione Regionale Permanente Tripartita, rispetto al quale abbiamo allargato il confronto anche ai territori attraverso appositi tavoli provinciali con le parti sociali locali. Proprio il tavolo pisano ha stabilito che degli oltre 2 milioni di euro destinati con il Patto per il Lavoro a questo territorio provinciale, il 22%, quindi quasi mezzo milione, sia utilizzato per percorsi formativi legati al protocollo territoriale per la formazione. Da un lato la fase difficilissima che stiamo attraversando, per i motivi che ben conosciamo, e dall’altro la straordinarietà delle risorse che avremo a disposizione, richiamano ad un impegno senza precedenti che potremo affrontare con la collaborazione di tutti i soggetti firmatari del Protocollo.