Ieri ho partecipato a Firenze alla manifestazione indetta da CGIL, CISL e UIL giustamente preoccupate per la grave crisi che il settore moda sta vivendo. Tutelare l’occupazione, evitando licenziamenti e perdita di competenze, è una priorità assoluta. Stiamo parlando di un settore strategico per l’economia toscana e italiana.
Per quanto mi riguarda era doveroso e anche naturale esserci, visto che da mesi mi occupo del tema, cercando una interlocuzione con la Ministra del Lavoro Calderone. Già a partire da giugno scorso abbiamo infatti chiesto al Governo di attivare un ammortizzatore sociale ad hoc per questo settore e oggi, che seppur con ritardo, è stato inserito nel DL160, abbiamo presentato due emendamenti, uno al DL 160 stesso e uno alla Legge di bilancio, per estenderne l’utilizzo temporale anche nel 2025 e per ricomprendere tutta la filiera.
Nello specifico, con l’emendamento al DL160 abbiamo chiesto il prolungamento a 12 settimane dell’ammortizzatore sociale previsto per le aziende fino a 15 dipendenti, togliendo il limite temporale del 31 dicembre. Con l’emendamento alla legge di bilancio abbiamo inoltre chiesto di prorogare questo strumento prevedendo ulteriori 12 settimane nel 2025.
Inoltre abbiamo sollecitato l’indicazione dei codici ATECO delle aziende che possono usufruirne. Ad oggi, infatti, manca un esplicito riferimento alla pelletteria e agli accessori di metallo, ad esempio. Noi chiediamo che sia ricompresa tutta la filiera perché nessuna lavoratrice e nessun lavoratore sia escluso.
Queste richieste sono state condivise da tutte le Assessore e da tutti gli Assessori al Lavoro delle varie Regioni e sono state dunque presentate come richieste della Conferenza delle Regioni. Un segnale importante verso il Governo e il Parlamento che arriva da chi amministra i territori.
Come ho avuto modo di ribadire ieri alla fine del corteo, durante l’incontro con una delegazione delle tre organizzazioni sindacali confederali, intervenendo in rappresentanza della Giunta regionale, continueremo a portare avanti queste nostre richieste, a vigilare affinché nella Legge di bilancio 2025 siano effettivamente confermati e rifinanziari anche gli ammortizzatori per le aziende sopra i 15 dipendenti e a chiedere l’attivazione di un tavolo congiunto tra i Ministeri del Lavoro e delle Politiche sociali, delle Imprese e del Made in Italy, le Regioni interessate, le categorie economiche e i sindacati per gestire con maggiore forza, tutti insieme e non su tavoli separati, la crisi e il rilancio del settore moda. Sono felice che queste richieste oggi siano state inserite in una mozione sottoscritta da tutti i Gruppi consiliari del Consiglio Regionale.
Fin da subito abbiamo ricercato una leale collaborazione con tutti i livelli istituzionali e con tutte le forze politiche, nell’interesse delle lavoratrici, dei lavoratori e delle aziende toscane.