Dopo due anni di pandemia di nuovo al corteo del Primo Maggio nel Valdarno Inferiore, con le lavoratrici e i lavoratori, con i sindacati, con le Amministratrici e gli Amministratori della zona. A chi chiede se il Primo Maggio ha ancora senso la risposta è che avrà senso fino a che ci sarà anche una sola lavoratrice o un solo lavoratore sfruttato, un morto sul lavoro, una lavoratrice o un lavoratore che resta infortunato o si ammala, un giovane che lavora senza un adeguato compenso, una vittima invisibile del caporalato, una donna discriminata rispetto a un collega uomo, una donna che deve scegliere tra diventare madre, se vuole, e continuare a lavorare, un licenziamento ingiustificato, una precaria o un precario sottopagato, una lavoratrice o un lavoratore senza diritti e tutele, una disoccupata o un disoccupato senza prospettive… L’elenco sarebbe troppo lungo. Ecco, sì, il Primo Maggio ha ancora moltissimo senso, perché il bisogno di lottare per un lavoro stabile, sicuro, dignitoso non è affatto una questione del passato e penso che per le Istituzioni essere nei cortei e nelle piazze oggi sia un dovere. Buon Primo Maggio a tutte e a tutti!