Stamani ho portato il mio saluto all’assemblea congressuale regionale di Confcooperative Federsolidarietà e Sanità della Toscana è stata, per me, anche l’occasione per ringraziare le cooperative attive sul territorio regionale per il lavoro prezioso che svolgono nella sfida dell’inclusione sociale e lavorativa di soggetti fragili e vulnerabili, uno dei punti qualificanti dell’impegno della Giunta Regionale Toscana per il quale, come assessorato alla formazione e al lavoro, ci impegniamo per le nostre competenze. La gestione integrata dei servizi del lavoro, sociale e sanitario costituisce la modalità di intervento che riteniamo migliore per sostenere le persone in condizione di fragilità e vulnerabilità. L’integrazione è fondamentale per definire le azioni di sostegno necessarie per cogliere e costruire reali opportunità di inclusione sociale e di inserimento lavorativo. Servizi sociali e servizi per l’impiego non sono la stessa cosa, rispondono ad esigenze e competenze diverse e distinte, ma la risposta a bisogni complessi richiede necessariamente un approccio al bisogno complesso, multidisciplinare, e la costruzione di un patto con i servizi, nella logica di una presa in carico integrata. È un approccio a cui credo moltissimo e a cui la Regione lavora da tempo, mettendo in sinergia il nostro assessorato con quello al sociale guidato dalla collega Serena Spinelli e quello alla sanità guidato da Simone Bezzini. Voglio ricordare l’istituzione di un vero e proprio luogo di programmazione e coordinamento: il Tavolo regionale della Rete della protezione e dell’inclusione. Nessuna e nessuno deve restare indietro e per raggiungere questo obiettivo è fondamentale fare rete e lavorare in squadra.