Il Granducato di Toscana è stato il primo Stato al mondo ad abolire la pena capitale, grazie al Codice Leopoldino del 30 novembre 1786. Per questo oggi ricorre la Festa della Toscana, un giorno in cui celebriamo questa conquista di civiltà, ribadiamo il ripudio per un orrore che continua a essere perpetrato in molte parti del mondo e rinnoviamo l’impegno per il rispetto e la promozione dei diritti umani.
Come negli ultimi anni, ho voluto iniziare questa giornata visitando la tomba di Gregory Summer nel cimitero di Cascina, insieme a Michelangelo Betti Sindaco di Cascina e al Vicesindaco Cristiano Masi.
Gregory Summers fu giustiziato in Texas nel 2006. Una professoressa di una scuola di Navacchio lesse uno dei suoi appelli alle studentesse e agli studenti e tra loro e Summers nacque un’intensa corrispondenza durata anni.
Prima di morire, Summers chiese al Presidente degli Stati Uniti di poter essere sepolto qui in Toscana, la prima terra al mondo che si liberò della pena di morte. Ecco perché ora riposa qui, proprio a Cascina.
Secondo il rapporto 2022 di Amnesty International, lo scorso anno si sono registrate 883 esecuzioni in 20 Stati, con un aumento del 53% rispetto al 2021. Pensiamo che soltanto l’Arabia Saudita ha messo a morte 81 prigionieri in un solo giorno.
Essere oggi sulla tomba di Gregory Summers significa ribadire che la Toscana è una terra di diritti e di rispetto della vita umana, significa rinnovare il rifiuto radicale per questa pratica disumana e ricordare quanto sia fondamentale portare avanti azioni di sensibilizzazione, negoziazioni e iniziative diplomatiche affinché, il prima possibile, nessuno stato al mondo vi ricorra più.