Una tragedia enorme, un incidente grave e atroce. Notizie come quelle che arrivano da Firenze non dovrebbero mai arrivare. È intollerabile che in Italia si continui a morire, a restare vittime di incidenti, ad ammalarsi sul lavoro.

Il lavoro deve essere dignità, vita, mai morte. Il dolore per gli operai morti nel crollo della trave è indescrivibile, come lo è l’apprensione per i dispersi. Alle loro famiglie la più profonda e sincera vicinanza e un grande ringraziamento a tutte le persone impegnate nelle operazioni di soccorso.

La salute e la sicurezza sul lavoro devono essere un diritto effettivo, che passa per formazione, corretta applicazione delle norme e controlli capillari.

Occorre rafforzare il nostro impegno in questa direzione, a partire dalla formazione, dal rispetto delle norme per garantire salute e sicurezza sul lavoro, assicurando più organici all’Ispettorato nazionale del lavoro. La sicurezza sul lavoro è una responsabilità e una priorità che deve riguardare tutti e richiede un’azione coordinata. Dobbiamo essere uniti per diffondere sempre più la cultura della sicurezza e rafforzare la sinergia pubblico-privato tra mondo delle istituzioni, imprese, organizzazioni sindacali. Vogliamo, pretendiamo, che il lavoro sia stabile, sicuro, di qualità.

Nessuna vita può essere sacrificata sull’altare del profitto.

Dobbiamo dire basta, perché eventi come quello di oggi a Firenze rappresentano, senza giri di parole, un’urgenza da affrontare, un problema strutturale e un fallimento profondo del nostro sistema.