Regione Toscana ha deciso di ricorrere presso la Corte Costituzionale contro la riforma sull’autonomia differenziata approvata dal Governo. È il secondo atto ufficiale e concreto, dopo il voto del Consiglio Regionale che ha approvato la richiesta di un referendum abrogativo.
La chiamano autonomia, ma in sostanza è la secessione che la Lega chiede da anni, un pegno che Meloni ha dovuto pagare a Salvini per la sopravvivenza del Governo, con un conto salatissimo per il Paese. È una riforma che spacca l’Italia, che mina l’Unità nazionale e aumenta le disuguaglianze, condannando i territori più in difficoltà a un ulteriore e crescente impoverimento sociale, economico e dei servizi, dalla scuola alla sanità. Su questo tema non ho mai avuto dubbi, fin dall’inizio mi sono schierata con nettezza contro l’autonomia differenziata, e non posso quindi che essere orgogliosa di questa ulteriore e chiara presa di posizione della nostra Regione, oggi protagonista di una battaglia fondamentale contro questa destra che lacera il Paese e vuole che sempre più ci siano cittadine e cittadini di serie A e di serie B.