Indomitə e fierə come la pantera lucchese!
Saremo così, in tantissimə, il 7 settembre al Toscana Pride, che quest’anno sarà a Lucca. Ci sarò io e ci sarà Regione Toscana, da sempre orgogliosamente al fianco della comunità LGBTQIA+ e delle sue battaglie. Quest’anno più che mai è fondamentale esserci, visti gli attacchi della destra e del Governo Meloni ai diritti, alle libertà, all’autodeterminazione.
Come si legge nella nota del Toscana Pride, sfileremo “con la voce di tutte le persone marginalizzate in quanto LGBTQIA*+, razzializzate o migranti, con disabilità, grasse, precarie e di-soccupate”.
Nel manifesto è esplicito anche il richiamo al cessate il fuoco in Medio Oriente, alla fine del massacro a Gaza e alla richiesta di una legge contro le discriminazioni basate su orientamento sessuale e identità di genere e contro la misoginia e l’abilismo, il riconoscimento delle figlie e dei figli delle famiglie omogenitoriali, una legge sulle adozioni anche a single e coppie dello stesso genere, una nuova legge per il diritto all’autodeterminazione delle persone trans e non binarie.
Le istituzioni, tutte, devono esserci e schierarsi dalla parte dei diritti, contro le discriminazioni. Spero di cuore di vedere anche il gonfalone del Comune di Lucca, sarebbe un bel segnale dopo la scelta sbagliata di uscire dalla rete Re.A.Dy.
Evviva il Pride, la Toscana c’è, orgogliosamente terra aperta, accogliente e plurale, contro ogni discriminazione e sopruso, per la pace, per l’uguaglianza.