Altra giornata indimenticabile. Dopo un breve giro per la bellissima Trieste, siamo stati nell’Aula Magna dell’Università di Trieste dove Andra Bucci, sopravvissuta alla Shoah, ha potuto raccontare la sua storia e quella della propria famiglia davanti agli occhi attenti delle studentesse e degli studenti che hanno percorso con noi questa strada della Memoria.
Ho sentito tante volte la storia di Andra e di sua sorella Tatiana, ma è sempre una grande emozione.
Arrestata a 4 anni insieme alla famiglia e alla sorella di 6 anni, fu portata da Fiume alla Risiera di San Sabba per poi essere deportata dalla stazione di Trieste ad Auschwitz-Birkenau dove lei e Tati furono scambiate per gemelle, possibilmente utili per gli esperimenti del dottor Mengele, e separate dalla madre, che ritroveranno anni dopo, a seguito della liberazione del campo e dopo alcuni mesi trascorsi in Inghilterra.
Il cuginetto Sergio, a cui volevano molto bene, fu invece assassinato in modo atroce, insieme altre bambini e bambine, dopo esser stati oggetto di terribili esperimenti.
Vedere i volti commossi delle ragazze e dei ragazzi mentre Andra, con la solita generosità, ripercorreva quella storia di dolore, è stata la dimostrazione più evidente di quanto sia importante l’impegno che mettiamo in campo sulla Memoria per permettere alle giovani generazioni di essere sentinelle attente a difendere il presente e il futuro dal ripetersi dei peggiori orrori della storia.