Stamani in piazza a Pisa con la FLC CGIL Nazionale che si sta mobilitando anche a Firenze e in tante altre piazze del Paese in questa giornata di sciopero.

In piazza per rivendicare un contratto giusto e un lavoro stabile.

Ho voluto essere al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori della conoscenza, a chi lavora nella scuola, nell’università, nel mondo della ricerca, al fianco di chi chiede, in maniera sacrosanta, un rinnovo contrattuale adeguato all’inflazione e la stabilizzazione, contro un precariato che nega diritti e dignità alle lavoratrici e ai lavoratori e danneggia la didattica, quindi anche le studentesse e gli studenti.

L’idea di scuola di questo Governo, che parla solo di merito senza mai parlare di uguaglianza, non ci rappresenta. Non condividiamo la riforma della filiera tecnologico-professionale, che svilisce il valore educativo della scuola, la vuota propaganda sul liceo del Made in Italy e i nuovi strumenti di valutazione. L’ipotesi di classi separate, poi, ci fa orrore.

Non possiamo tacere di fronte ai tagli all’università e alla ricerca: più precariato e meno diritto allo studio. Ecco la scelta di questo Governo.

Per noi la scuola e l’università sono motori dell’ascensore sociale, strumenti di uguaglianza, luoghi dove si formano cittadine e cittadini liberi e consapevoli, dove si educa al rispetto delle differenze, tutte, e ai valori Costituzionali. La ricerca è la leva che consente al nostro Paese di crescere, di accompagnare i grandi cambiamenti in corso e di non subirli, di promuovere un nuovo modello di sviluppo, più sostenibile, socialmente e ambientalmente.

Tutte queste grandi ricchezze sono quotidianamente sotto attacco da parte del Governo Meloni.