Oggi a Pisa è iniziato l’Internet Festival, una vetrina con affaccio sul nostro futuro. Viviamo ormai da anni un processo di digitalizzazione travolgente, che ha aperto frontiere impensabili e abbattuto moltissime barriere, ma è un processo che va anche governato, in modo che innovazione, diritti e uguaglianza vadano di pari passo. Ad esempio, è importante che il processo di innovazione digitale crei e non sottragga lavoro e le nuove forme di occupazione devono garantire diritti e tutele. La transizione digitale rappresenta una grande opportunità ma non deve né creare né acuire le disuguaglianze. Per questo ho particolarmente apprezzato che questa edizione sia dedicata all’ “imperfezione”, un concetto in controtendenza rispetto a quelli di velocità e infallibilità a cui spesso associamo la tecnologia. Come si legge sul sito del Festival, quest’anno si riflette su una digitalizzazione imperfetta perché contenente elementi di “discontinuità a discapito dell’omologazione, di inclusività nel rispetto delle diversità e delle disparità. Un’innovazione democratica che privilegi l’imperfetta armonia della partecipazione per costruire sistemi digitali effettivamente tagliati su esigenze collettive condiviseSiamo orgogliosi di organizzare l’Internet Festival, è un appuntamento di rilievo nazionale e internazionale ed è bellissimo averlo a Pisa, da sempre una culla dell’innovazione che intende continuare a giocare un ruolo da protagonista in questo settore