Insieme al Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e alla Ministra per gli Affari regionali Maria Stella Gelmini, sono intervenuta all’interessantissimo momento di approfondimento organizzato dalla Commissione Istruzione del Consiglio Regionale e da quella Cultura del Senato nell’ambito della Fiera Didacta Italia. Gli ITS, Istituti Tecnici Superiori, sono una scommessa lanciata alcuni anni fa e oggi vinta. Lo dimostrano i risultati del monitoraggio annuale Indire in termini di occupazione. Gli ITS, infatti, consentono alle ragazze e ai ragazzi di inserirsi nel mondo del lavoro e di farlo in maniera coerente rispetto al percorso formativo seguito, con percentuali di occupabilità altissime. Sono quindi uno strumento importante in termini di superamento del mismatch, il disallineamento, tra domanda e offerta di lavoro. Nel corso di questi anni abbiamo notevolmente incrementato le risorse destinate a sostenere questi percorsi: nel POR FSE 2014/2020 siamo arrivati a oltre 27 milioni, che si sono tradotti in oltre 80 percorsi ITS. Abbiamo anche investito 4,7 milioni di euro per sostenere i Laboratori Formativi Territoriali Aperti, luoghi di eccellenza tecnica e tecnologica aperti al territorio, a beneficio di scuole, università, organismi formativi, imprese. Per l’anno formativo 2022/2023 abbiamo stanziato oltre 4 milioni di euro a sostegno dei percorsi realizzati dalle 9 Fondazioni ITS toscane, e all’interno della nuova programmazione del nuovo settennato dei fondi strutturali europei continueremo a garantire risorse alla Fondazioni perché crediamo che gli ITS siano una risorsa da far conoscere e valorizzare.Il nostro compito adesso è proprio questo: far comprendere il valore degli ITS, che non sono assolutamente percorsi di serie B, attraverso un impegno ancora più forte sull’orientamento, affinché le ragazze e i ragazzi possano compiere, accompagnati da famiglie e docenti, una scelta informata e consapevole rispetto al grande ventaglio di opportunità presente nel territorio toscano. Stiamo lavorando per legare sempre più mondo dell’istruzione, della formazione e del lavoro, senza competizione con il mondo dell’Università ma, anzi, creando sinergie.