Oggi si celebra la Festa della Toscana, la data in cui il Granducato di Toscana è stato il primo Stato al mondo ad abolire la pena di morte, grazie al Codice Leopoldino del 30 novembre 1786.
Con questa ricorrenza ribadiamo il ripudio di un’atrocità che continua a essere perpetrata in molte parti del mondo e rinnoviamo l’impegno per il rispetto e la promozione dei diritti umani.
Come ormai faccio da anni, ho iniziato questa giornata visitando stamani presto la tomba di Gregory Summers nel cimitero di Cascina, insieme a Michelangelo Betti Sindaco di Cascina, al Vicesindaco Cristiano Masi, all’Assessora Bice Del Giudice, e all’Assessore di Vicopisano Andrea Taccola.
Gregory Summers fu giustiziato in Texas nel 2006. Una professoressa di una scuola di Navacchio lesse uno dei suoi appelli alle studentesse e agli studenti e tra loro e Summers nacque un’intensa corrispondenza durata anni. Prima di morire, Summers chiese al Presidente degli Stati Uniti di poter essere sepolto qui in Toscana, a Cascina, la prima terra al mondo che si liberò della pena di morte e la terra che nei suoi ultimi mesi di vita gli aveva regalato un po’ di umanità.
Ecco perché ora riposa qui, proprio a Cascina. Essere oggi sulla tomba di Gregory Summers significa ribadire che la Toscana è una terra di diritti e di rispetto per tutti gli esseri umani e che ripudia la pena di morte e la tortura, impegnandosi con azioni di sensibilizzazione affinché queste pratiche disumane siano abolite in tutto il mondo.