In riunione con le associazioni LGBTQIA+ attive nella nostra regione e con i Comuni e le Province toscane aderenti alla Rete RE.A.DY – la rete nazionale delle Pubbliche Amministrazioni contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Mi hanno molto colpita l’amarezza e l’indignazione che ho ascoltato in vari interventi rispetto a ciò che sta accadendo alle famiglie arcobaleno, alle loro bambine e ai loro bambini, che sono oggi ancora più discriminati. In Toscana c’è una consapevolezza diffusa su questi temi, c’è la voglia di garantire a tutte le persone, a tutti gli amori e a tutte le famiglie pieno riconoscimento, dignità, diritti. In riunione abbiamo parlato delle possibili iniziative da organizzare per il 17 maggio – Giornata internazionale contro le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, e ho comunicato agli enti locali toscani aderenti alla Rete RE.A.DY che, anche quest’anno, abbiamo stanziato delle risorse, 100.000 euro, per sostenere le loro attività di sensibilizzazione. Che soddisfazione vedere che il numero dei Comuni e delle Province toscane aderenti è salito sempre di più, passando da 39 ad inizio legislatura a 94 attuali. Quest’anno la Toscana torna anche ad ospitare l’evento annuale della RE.A.DY: dopo le edizioni a Monte San Savino (AR) e Volterra (PI), sarà Prato ad ospitare, nei prossimi mesi, le Pubbliche Amministrazioni italiane che fanno parte della Rete antidiscriminazioni. E poi il Toscana Pride, con la grande e coloratissima parata dell’8 luglio a Firenze. Tante idee, tanti progetti, tanta voglia di fare e di esserci. Fa bene al cuore, soprattutto di questi tempi. La Toscana non intende arretrare di un centimetro, anzi, adesso più che mai vuol far sentire la sua voce: SÌ AI DIRITTI, NO ALLE DISCRIMINAZIONI.