Anche quest’anno, come Regione Toscana abbiamo voluto essere in prima linea nella promozione e nella difesa dei diritti umani e nella sensibilizzazione di centinaia di ragazze e ragazzi delle nostre scuole.
Si è tenuta infatti questa mattina, al Cinema Teatro La Compagnia di Firenze, la XXVIII edizione del Meeting Diritti Umani. Un’edizione ricchissima di contributi, intitolata “Diritto al futuro”, costruita insieme al Parlamento regionale degli Studenti e dedicata agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare: salute e benessere, istruzione di qualità, parità di genere, cambiamento climatico, pace, giustizia e istituzioni forti.
Il futuro è un diritto e non possiamo permettere a quelli che Roberto Vecchioni, in una canzone bellissima, definiva “signori del dolore” di negarlo a noi e alle generazioni future.
In un mondo in cui la guerra si sta riaffermando e normalizzando, in cui si prova a negare il cambiamento climatico e in cui assistiamo a pericolosi arretramenti sui diritti civili e sociali, educare i giovani a lottare per il diritto a un futuro giusto è un dovere civile.
Finché una donna guadagna meno di un uomo non c’è diritto al futuro.
Finché ci sono bambine e bambini a cui sono negati cure, istruzione e nutrizione non c’è diritto al futuro.
Finché le bombe piovono su civili innocenti e intere popolazioni vengono oppresse non c’è diritto al futuro.
Finché si continua a trivellare e bruciare petrolio mentre il pianeta si riscalda non c’è diritto al futuro.
Finché una ragazza o un ragazzo vengono bullizzati o picchiati per il loro aspetto fisico o il loro orientamento sessuale o perché trans non c’è diritto al futuro.
Finché gli uomini uccidono le donne non c’è diritto al futuro.
Quel diritto al futuro dobbiamo riaffermarlo con grande forza. Le nostre ragazze e i nostri ragazzi devono essere protagoniste e protagonisti di questa missione.