La condanna della guerra, il contrasto alla cultura della violenza in ogni sua declinazione, l’urgenza di coltivare la pace. E ancora, la necessità di agire per affrontare la piaga del lavoro sottopagato e delle disuguaglianze di genere nel mondo del lavoro, l’appello ai ragazzi contro la violenza sulle donne e ad amare senza possesso, una più equa distrubuzione del tempo di cura, il disorientamento dei giovani di fronte al mancato riconoscimento delle loro aspettative, la necessità di garantire il diritto allo studio, l’invito ad affrontare senza rifiuti preconcetti il fenomeno migratorio con solidarietà e umanità.
Un richiamo a non sottovalutare i rischi del nostro tempo, a partecipare attivamente al processo democratico e a guardare senza indifferenza e rassegnazione alle novità e alle innovazioni, non abbandonandoci alla paura.
Grazie Presidente Mattarella per queste parole attuali e di verità, ancorate alla realtà e ai valori profondi della nostra Costituzione, capaci di arrivare alle nostre coscienze e di farci guardare al futuro con consapevolezza e fiducia. Grazie per la guida salda che sa garantire a tutte e tutti noi in questi tempi difficili.