Ho letto questa notizia e mi sono venute le lacrime agli occhi. È incredibile che nel 2024 accadano ancora cose di questo genere.

Ci dimostrano, se ce ne fosse bisogno, che l’educazione al rispetto delle differenze, tutte, all’uguaglianza, alla non discriminazione è semplicemente fondamentale per innescare quel cambiamento culturale necessario e urgente. Ecco perché non mi stancherò mai di ripetere che si deve partire dalle scuole. Per non leggere più notizie così, per impedire che le studentesse e gli studenti di oggi diventano madri e padri di domani incapaci di capire che le proprie figlie e i propri figli hanno il diritto di essere chi sono e di amare chi amano.

L’omofobia, le discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, continuano a distruggere relazioni e a segnare irrimediabilmente vite che hanno solo il diritto di essere vissute senza doversi nascondere. Le discriminazioni e i pregiudizi vanno estirpati, gli stereotipi destrutturati.

Un grande, grandissimo abbraccio a questo ragazzo. A lui voglio dire che non è solo.

Grazie allo sportello Voice, per il prezioso sostegno che offre a tutte le persone vittime di discriminazioni, e un grande grazie al professore che con il suo gesto ha fatto sentire al ragazzo quel calore accogliente che la sua famiglia non è stata in grado di dargli.

La Toscana è terra di diritti, che non accetta le discriminazioni, le combatte e le previene.