Abbiamo presentato ieri i risultati di un anno di ‘Nidi Gratis’, una misura che abbiamo voluto fortemente e di cui siamo davvero molto orgogliosi.

Voglio ricordare qual è l’obiettivo per cui nasce ‘Nidi gratis’: il nido come diritto per tutte le bambine e per tutti i bambini toscani.

Già in questo primo anno, Nidi Gratis ha permesso a ben 13.431 bambine e bambini della Toscana di frequentare il nido gratuitamente. A questa misura abbiamo deciso di destinare, ogni anno, 40 milioni di euro, perché crediamo fermamente nel diritto all’educazione per ogni bambina e ogni bambino, non solo per quelli che nascono in famiglie che possono permettersi di pagare la retta.

Abbiamo fatto una scelta precisa, mettendo al centro le bambine e i bambini: riconoscere il valore educativo e pedagogico del nido; altrimenti, come dico sempre provocatoriamente, se il nido fosse solo uno strumento di conciliazione per i genitori, avremmo potuto pensare ad un bel bonus baby sitter. Invece siamo convinti che grazie al nido si possa prevenire dispersione e abbandono scolastico, sostenere il successo formativo successivo, contrastare povertà e disuguaglianze educative.

Certo, lo sappiamo bene, oltre a questo c’e’ poi anche un secondo aspetto, una conseguenza positiva: la possibilità di una miglior conciliazione tempi di vita e tempi di lavoro per i genitori. Parlo volutamente di genitori e non solo di donne, di mamme, anche se in una società purtroppo ancora patriarcale come la nostra, dove il tempo di cura non è equamente distribuito all’interno della coppia, questo vale soprattutto per loro. Il nido rappresenta quindi anche uno strumento a sostegno dell’occupazione femminile. Vogliamo che le donne non sia costrette a scegliere tra diventare madri, se lo desiderano, e tornare a lavoro, né debbano rinunciare alla propria carriera lavorativa magari dovendo necessariamente ricorrere ad un part – time.

Abbiamo anche un’idea molto diversa di nido rispetto a quella del Governo Meloni, la cui azione è, a mio avviso, discriminatoria e insufficiente.

A livello nazionale, infatti, dopo roboanti annunci sulla gratuità del nido, questo non si è verificato: al massimo, e solo in pochi casi, è stato aumentato il contributo, ma il maggior contributo è previsto solo a partire dalla seconda figlia o figlio.

Noi in Toscana abbiamo davvero reso i nidi gratis per tutte le bambine e i bambini provenienti da famiglie con ISEE fino a 35 mila euro.

Abbiamo fatto questa scelta, quindi, prima di tutto riconoscendo la valenza educativa del nido, la Presidente Meloni invece lo trasforma in un premio per il contributo delle donne alla Patria, quindi per meritarlo una donna deve mettere al mondo almeno due figlie/figli.

La misura per la gratuità dei nidi è una misura per le bambine e i bambini, prima ancora che per i genitori.

Crediamo fermamente che il compito delle istituzioni sia quello di garantire pari opportunità fin dall’infanzia e percorsi di educazione e istruzione che siano davvero un diritto per tutte e tutti.

Questa è la visione politica che in Toscana portiamo avanti da anni e che con Nidi Gratis rafforziamo.

All’idea del merito, oggi molto di moda, preferiamo i valori di uguaglianza e pari opportunità, già dai primi mesi di vita.