Un’altra tappa del percorso di incontri “Appunti per la scuola di oggi e di domani” che il PD sta organizzando sui territori. Ieri sera a Pontedera, per un partecipatissimo momento di confronto coordinato da Daniela Pamploni, che ringrazio per il suo instancabile impegno su questo tema.
C’è molta preoccupazione per le nuove indicazioni nazionali volute dal Ministro Valditara e dal Governo Meloni e, più in generale, c’è molta preoccupazione per l’idea di scuola e di società che questo Governo porta avanti. Noi crediamo fermamente che la scuola debba essere motore dell’ascensore sociale, strumento di uguaglianza e parità, dove si venga educate ed educati al rispetto delle differenze tutte. La destra parla di scuola del merito senza mai parlare di uguaglianza, sostiene che si debba studiare solo la storia dell’occidente perché così può continuare indisturbata a soffiare sulla paura del “diverso”, parla di tetti per stranieri nelle classi quando le nostre classi come la nostra società sono multiculturali.
Taglia le autonomie scolastiche e non investe sul tempo pieno, sulla qualità del tempo scuola né sull’edilizia scolastica, per rendere le nostre scuole sicure, ambientalmente sostenibili e dotate di spazi di apprendimento innovativi e funzionali alle sperimentazioni.
Porta avanti una riforma sbagliata del 4 + 2 affermando di fatto che gli istituti tecnici e quelli professionali sono scuole di serie B rispetto ai licei, svilendo il valore educativo della scuola che prima ancora di future lavoratrici e futuri lavoratori deve formare cittadine e cittadini libere, liberi e consapevoli, capaci di pensare in maniera critica e autonoma. Al Governo Meloni evidentemente tutto questo spaventa. A me invece spaventa la loro idea di scuola che mira a indirizzare in una certa direzione la cultura del nostro Paese.